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Donnaluna

Da un testo di Joice

Donnaluna

DONNALUNA

guardo la luna e scopro con Joice
in cosa è simile a te

la sua antichità che precede
le successive generazioni telluriche e ad esse sopravvive
la sua notturna dominanza la satellitare dipendenza
il suo riflesso luminoso
e la costanza in ogni sua fase levarsi e tramontare
crescente o decrescente nei tempi designati
la forzata invariabilità del suo aspetto
e la risposta indeterminata all’interrogazione non affermativa
il suo potere sulle acque fluenti e rifluenti
la sua capacità di invaghire mortificare rivestire di bellezza
rendere folli ed incitare la malvivenza coadiuvarla
la calma imperscrutabile del suo volto
i suoi presagi bonaccia o tempesta lo stimolo della sua presenza
delle sue mosse della sua luminosità
il sacro spavento della sua vicinanza
solitaria dominante implacabile risplendente
e l’avvertenza dei suoi crateri dei suoi mari inariditi del suo silenzio
il suo splendore quando è visibile la sua attrazione quando è invisibile

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