La morte e il violoncellista
La morte e l'amore
LA MORTE E IL VIOLONCELLISTA
giuro sulla falce compagna mia non era mai successo prima
sono qui davanti a te tu dormi ignaro che il tuo cuore avrebbe gia’
dovuto battere la sua ultima pulsazione
forse saran state quelle mani che suonano chopin
prive di qualsiasi presunzione
l’aria di quel volto compassato cinquantotto battiti
un ritratto in semicrome
cede la mia volonta’ si trasforma piano
non mi riconosco piu’ sei qui vicino ed ora sento il tuo calore
stesa qui accanto a te ormai e’ chiaro
che per ora non porro’ un termine alla tua umana condizione
forse saran state quelle mani l’archetto sulle note
di un assolo triste in re minore
l’aria di quell’uomo innamorato strumento nelle mani
di un’entita’ superiore
giuro sulla falce compagna mia non era mai successo prima