L'estate incantata
Un'estate catartica che segna il passaggio dall'infanzia all'adolescenza
L’ESTATE INCANTATA
La prima volta che
ho scoperto di esser vivo
l’estate era giovane
ero solo un ragazzino
e quanta fiducia mettevo
nelle mie scarpe nuove
nel genio dell’uomo che inventa
la felicità
Niente è scontato e l’ho constatato
con l’ultimo viaggio di un vecchio tram
Credere di potere tornare indietro
rivivere i ricordi
chiusi in bottiglie di vetro
La nuda realtà
non ha solo il lato buono
ti fa conoscere
la follia dell’assassino
il fallito che incolpa
un manichino
la ruggine che copre tutto
senza pietà
L’amaro sapore di storie d’amore
beffate dal tempo che da un’età
e a malincuore ho dovuto provare
il vuoto lasciato da chi va via
Credere di potere tornare indietro
rivivere i ricordi
chiusi in bottiglie di vetro
con aria d’altri posti
chiusa in bottiglie di vetro